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L'infanzia spirituale esige la sottomissione dell'intelletto, più difficile della sottomissione della volontà. Per assoggettare l'intelletto è necessario, oltre alla grazia di Dio, un continuo esercizio della volontà a dire no, come dice no alla carne, una volta e un'altra e sempre. E si verifica, di conseguenza, il paradosso per cui chi segue il “piccolo cammino d'infanzia” deve, per farsi bambino, irrobustire e virilizzare la volontà.
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Documento stampato da https://escriva.org/it/camino/856/ (13/05/2024)